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Terra e cibo dell'Irpinia
PATTO PER UNA ECONOMIA SOLIDALE DEL TERRITORIO
Bonito (AV) - giovedì 03 giugno 2010
In collaborazione con:
Assessorato all'Agricoltura Provincia di Avellino
Assessorato alla Cultura Comune di Bonito
Slow Food - Irpinia Colline dell'Ufita e Taurasi
CIA - Confederazione Italiana Agricoltori
Associazione Mesali - Transumanza gastronomica irpina
Il 2010 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”.
Nei nostri territori non è solo l’ambiente naturale a subire un preoccupante depauperamento ma anche l’agricoltura.
In Italia di 8 mila varietà di frutti presenti alla fine dell’800, oggi ne sono rimaste solamente duemila.
Biodiversità equivale a ricchezza, creatività, capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali, riserva naturale per poter fronteggiare tempi di crisi, come quello che la nostra società sta affrontando, anche in modo inconsapevole.
La diversità è la materia prima dell’evoluzione e l’evoluzione è il presupposto della sopravvivenza. Perdendo biodiversità perdiamo anche capacità di reagire ai cambiamenti sociali, economici e climatici. Puntare sulla biodiversità significa gestire al meglio il territorio.
L'appuntamento di Bonito dal titolo "TERRA E CIBO DELL'IRPINIA. PATTO PER UNA ECONOMIA SOLIDALE DEL TERRITORIO" vuole ragionare con buon senso intorno all'argomento "cibo", senza preconcetti e tentare in qualche modo di capire come poter correggere il sistema globale industriale dell'agroalimentare applicato ad uno strumento pubblico qual è per l'appunto la Mensa.
Siamo sempre più convinti che il riscatto della crisi, determinata dall'alta e osannata finanza, passerà soprattutto dalle economie locali e quindi sicuramente anche attraverso la mensa pubblica.
Occorre uno scatto di fantasia, una proposta, un'intuizione.
In molti ormai sono sempre più convinti che staremo meglio se ricominciassimo dalla Terra, se ritornassimo ad adottarla come via di uscita per non morire nel nulla dell’indifferenza della nostra società odierna.
Durante l'incontro si discuterà sulle produzioni agroalimentari del territorio, ricostruzione della filiera, mappatura e valorizzazione gastronomica dei prodotti locali e del territorio della Valle dell'Ufita, oltre a evidenziare che uno strumento pubblico quale la mensa scolastica può rappresentare il primo tassello nel riconoscimento della sovranità alimentare, della sostenibilità ambientale, luogo di socializzazione e di educazione alimentare, educare al non spreco, rivitalizzare le economie locali con la filiera corta, promuovere al massimo la raccolta differenziata e gestire al meglio i rifiuti, far nascere orti scolastici dove all’interno si attivano aree per il compost.
Per concludere, speriamo che da Bonito possa innescarsi un processo virtuoso che porti nella Provincia di Avellino e nella Valle dell’Ufita sempre più mense Buone, Pulite e Giuste.